F.A.Q.

Testiamo, certifichiamo e svolgiamo indagini, in laboratorio e in sito, su strutture stradali e ferroviarie – civili – industriali, materiali da costruzione, terreni.

Domande frequenti

COSA DESIDERI SAPERE?

Come vanno trattati i provini cubici di cls dal momento del prelievo?

I provini di cls devono essere sformati dopo 24 ore dal getto, posti in camera climatizzata, oppure in acqua a temperatura ambiente, fino al momento della consegna dei provini al laboratorio.

Dopo quanto tempo dal prelievo devono essere sottoposti a prova di compressione i provini di cls?

La prova di compressione dovrà essere eseguita al 28° giorno dalla data del getto e, comunque, entro i 45 giorni dal getto stesso.

I cubetti di cls possono essere consegnati senza essere opportunamente contrassegnati?

No. È obbligatorio che ciascun cubetto sia contrassegnato con un codice che lo identifichi in maniera univoca. È, inoltre, opportuno indicare per ciascun cubetto il relativo verbale di prelievo e la data del getto.

Qual è il quantitativo di barre d’armatura per c.a. da sottoporre a prove di trazione, piegamento e raddrizzamento ?

Nr. 3 spezzoni dello stesso diametro e di lunghezza non inferiore a 120 cm.

Quanto devono essere lunghi i campioni d carpenteria metallica per l’esecuzione di prove di trazione e resilienza?

Almeno 70 cm., in numero di 3 per ciascuna tipologia d profilato.

Qual è il quantitativo di campioni di rete elettrosaldata per c.a. da sottoporre a prove di trazione e distacco al nodo?

Nr. 3 (1 mx1 m).

Il materiale di prova può essere consegnato senza richiesta prove?

No. È obbligatorio accompagnare il materiale con una richiesta firmata e timbrata dal Direttore dei lavori, in originale.

L’alternativa all’originale cartaceo è una e-mail del D.L. inviata dalla propria PEC al seguente indirizzo pec: giepi@pec.giepi.it.

Le prove su calcestruzzo non sottoscritte dal Direttore dei Lavori possono essere comunque eseguite, ma esse non possono far parte dell’insieme statistico che serve per la determinazione della resistenza caratteristica del materiale (capitolo 11 del D.M. 17/01/2018).

Tale nota sarà contenuta nel ns. elaborato che non sarà più identificabile come un “CERTIFICATO DI PROVA” bensì come “RAPPORTO DI PROVA”